25 July 2013

10 cc dal vivo

Published on Topolino No. 1063, 11 April 1976
Pubblicato su Topolino No. 1063, 11 Aprile 1976

10 cc dal vivo
 Siamo andati a Manchester per sentire uno
dei piu quotati complessi rock inglesi: i 10 cc che stanno
avendo successo anche in Italia.


Manchester, Gran Bretagna. Una città grigia, industriale. Un numero di abitanti pari all'incirca a Bologna o Palermo. Free Trade Hall, nel centro della città. Un teatro affollato di giovanissimi. Pieni di colori. Impazienti. Sul palcoscenico ancora inanimato una jungla di strumenti, cavi, microfoni e altoparlanti. Di colpo si spengono le luci in sala. Gli strumenti del palcoscenico prendono vita illuminati dagli innumerevoli riflettori colorati. Un boato da football. Un applauso entusiasmante. I 10 cc sono in scena. Niente preamboli. Tocca alla musica, che si mette a sparare subito. Bella, decisa, pulita. Calda e fresca allo stesso tempo.


Lo spettacolo e partito. Il cielo opprimente e il freddo sono là, via da quei quattro ragazzi Lol Creme, Kevin Godley, Eric Stewart, Graham Gouldman. La formazione dei 10 cc nasce nel 1972. Li chiamano gli eredi dei Beatles, edizione anni 70. Indubbiamente la vena d'ironia, il comportamento scanzonato, la vitalità sembrano sottolinearlo. Si tratta di un sound che per molti tratti, soprattutto negli attacchi, si potrebbe dire figlio naturale di Paul McCartney. Una perfezione esecutiva, una pignoleria quasi ossessiva, che rende le esecuzioni dal vivo tali e quasi alle incisioni.

Affermati professionisti già da tempo, di netta matrice beatlesiana, i 
quattro componenti dei 10 cc in precedenza si chiamavano Hotlegs. 
Con questa etichetta sono entrati anche nella hit parade italiana col 45 
« Neandertal Man ». Recentemente, i 10 cc hanno fatto una tournée di 
grande successo negli Stati Uniti d'America, dove hanno toccato 107 
città, per un totale di 100.000 spettatori.

Ognuno di loro sa suonare strumenti diversi con la massima disinvoltura, facendo spettacolo e dando prova di bravura. Ma oltre al fatto musicale in sé, molto rilievo hanno anche i testi. Sono tutti interessanti, aderenti alla realtà, permeati da una sottile e talvolta graffiante presa in giro della realta. Uno smalto da autentici professionisti. Diversi stili che vanno dal rock al sudamericano al sentimentale. Un suonare asciutto, senza sbavature. Siamo sull'Olimpo del rock anglosassone. La cima di una musica che ti ricarica. E poco importa se intanto fuori da quel teatro pieno di colori e suoni la città è opaca. Il bello è lì. In mezzo a quella folla, al sole della musica.
Max Red

No comments:

Post a Comment